La medicina del futuro viene da un passato molto lontano. Nata nella preistoria, diffusa in tutto il globo prima della scrittura, l’aqopuntura è giunta sino a noi narrata in linguaggio analogico dagli antichi testi cinesi come il Nei Ching e il ling shu. Riportata in europa dai gesuiti, missionari in Cina e da un importante sinologo Francese, Soulliè de Morant, l’agopuntura, la cui efficacia è comprovata da millenni di successi, ha trovato un ulteriore apertura verso la scienza attraverso l’interpretazione, questa volta non analogica ma logica data delle fonti da Maurice Mussat e da Franco Menichelli con lo sviluppo dell’energetica dei sistemi viventi.
In un momento di riscoperta della cosiddetta medicina integrata, in cui si cerca di curare l’uomo in quanto soggetto “animato” dove per animato si intende dotato di anima, l’agopuntura oggi ed in misura sempre maggiore affianca la medicina allopatica talvolta con funzioni di supporto e miglioramento della qualità della vita, come per esempio nella cura dei tumori, a volte come vera e propria terapia eziologica in campi dove la medicina allopatica talvolta fallisce come ad esempio le emicranie e le cefalee o l’infertilità
Il campo d’azione di questa terapia sostanzialmente dolce e priva di rilevanti effetti collaterali è estremamente ampia e spazia dalle patologie muscolo scheletriche, all’endocrinologia, alle malattie dell’apparato digerente, respiratorio e cardiologico, al controllo del sistema idro-elettrolitico e sostanzialmente a tutti i campi in cui una componente funzionale sia rilevante in una patologia.
Una medicina dolce quindi, ma anche una medicina che costa poco e che spesso risolve in un tempo contenuto patologie che normalmente richiedono anche terapie farmacologiche di lunghissima durata, talvolta costosissime e affette da rilevanti effetti collaterali. La diffusione di questo tipo di cure negli ospedali e nella sanità pubblica in genere contribuirebbe non poco al contenimento della spesa sanitaria.
In questo senso si colloca, con grande entusiasmo e partecipazione di tutti, iniziativa che un gruppo di medici di Tor Vergata ha intrapreso portando la “cura con gli aghi” nella struttura della “Medicina Solidale” messa in piedi diversi anni fa da Lucia Ercoli che con la sua passione ha portato cure, calore umano, talvolta cibo e accudimento a chi non aveva diritto a niente ed era dimenticato dalla nostra società.
La cura con gli aghi è stata portata nella profonda periferia romana quindi, ma la cosa non si è fermata li. La sede della medicina solidale, in questo senso è diventata sede di cultura perche ora è anche una sede di insegnamento pratico dell’agopuntura della scuola diretta da Franco Menichelli e i coordinatori di questa attività, Fabrizio Jacoangeli e Massimo Ceruti affiancano insieme al loro maestro i neo agopuntori nel prestare assistenza ai pazienti del centro.
Roma, 09/06/2014
Fabrizio Jacoangeli
Fonte: medicinasolidale.org