La fibromialgia è un quadro clinico particolare. Come dice il suo nome, si dovrebbe trattare di dolori muscolari; in realtà i dolori muscolari diffusi sono l'elemento dominante ma, ad essi, si associano i disturbi più svariati:
- insonnia
- stanchezza cronica
- colon irritabile
- intropidimento muscolare
- crampi
- rigidità articolare
- ansia, depressione
- nevralgie del viso
- dolori al torace
- cefalee
- sbandamenti
- metereo sensibilità
- attacchi di panico
I dolori possono interessare qualsiasi gruppo muscolare del corpo, spesso sono mutevoli nella loro localizzazione e, la cosa più particolare, è che non passano con i farmaci anti infiammatori non steroidei. Tutto ciò va ad influenzare negativamente la qualità di vita di chi ne soffre, anche perchè questo disturbo è ad andamento cronico.
Visto il grande corteo di sintomi possibili, spesso il malato inizia un lungo pellegrinaggio attraverso i vari specialisti: dall'ortopedico, al reumatologo, dal neurologo allo psicologo ecc, senza trovare una vera soluzione al suo disagio.
Colpisce soprattutto le donne, con un rapporto di 9 donne per un uomo.
Le cause Rimangono oscure, si suppone una carenza di serotonina a livello del sistema nervoso e ciò giustificherebbe i disturbi del sonno e gli stati depressivi. Tuttavia i farmaci antidepressivi funzionano in maniera discontinua e alcune persone affette da fibromialgia non li tollerano. Rivestono molta importanza i sali minerali che possono giovare a questa condizione. Tra questi sali i più importanti sono il calcio, il magnesio, il potassio e il sodio. Ma essi devono essere somministrati "su misura" in base alla costituzione e ai sintomi del paziente.
Dobbiamo dire, secondo la nostra esperienza, che molte persone hanno tratto benefici considerevoli dalla somministrazione mirata di questi sali e, è bene sottolineare, a dosi bassissime e discontinue! Dunque non come si fa con i comuni integratori: una volta identificati i sali necessari essi devono essere somministrati a basso dosaggio e per pochi giorni di seguito, seguiti da una pausa di due-tre giorni, per poi riprendere.
L'agopuntura può essere un ottimo strumento terapeutico per questa malattia. I risultati positivi e, per positivi intendiamo una scomparsa dei sintomi o una netta riduzione e degli stessi tale da migliorare sensibilmente la qualità di vita del paziente, si hanno nel 70% dei casi.
Tutto sta ad identificare la "costituzione" e lo squilibrio energetico della persona, prima di poter appostare un trattamento "personalizzato", anche associando, quando serve, i sali che sembrano essere più utili. In questo caso la terapia elettrolitica (sali) e l'agopuntura, vanno a costituire un ottimo trattamento sinergico.