L’Agopuntura riesce a migliorare, con successo, la Sindrome da Fatica Cronica (CFS). I ricercatori hanno scoperto che l’applicazione dell’Agopuntura manuale o con riscaldamento dell’ago attraverso la moxibustione, riduce, significativamente, la stanchezza fisica e mentale. Come risultato dell’indagine, il gruppo di ricerca ha concluso che l’Agopuntura fornisce un significativo effetto terapeutico nel trattamento della CFS.
La CFS è una patologia debilitante caratterizzata da stanchezza estrema che non migliora con il riposo e viene esacerbata dall’attività fisica e mentale. I sintomi includono esaurimento, debolezza, dolore muscolo-scheletrico, scarsa memoria e capacità di concentrazione ed insonnia. La Biomedicina non ha identificato una causa specifica o una terapia per la CFS ed il trattamento si concentra sul lenimento dei sintomi.
Per la CSF non esistono tests di laboratorio e biomarcatori specifici; molti tipi di infezione sono considerati fattori di rischio per la CSF inclusi Epstein-Barr Virus, Herpes Virus umano 6, Enterovirus, Rosolia, Candida Albicans, Bornavirus, Mycoplasma, virus Ross River, Coxiella Burnetii ed Hiv. Spesso, ai pazienti, per alleviare la sofferenza, vengono prescritti farmaci per l’induzione del sonno, antidepressivi ed antidolorifici.
Nell’ambito della MTC, in base alla diagnosi differenziale, la CFS viene classificata e trattata secondo diversi schemi. I ricercatori (partecipanti a questo studio) hanno scelto i punti di Agopuntura, più adatti al trattamento della CFS, basandosi sulla teoria della MTC.
Il gruppo dell’Agopuntura manuale, come standard, ha punto gli agopunti: Baihui (20VG), Danzhong (17VC), Qihai (6VC), Guanyuan (4VC), Zusanli (36ST), Hegu (4GI), Taichong (3F) e Sanyinjiao (6MP).
Il gruppo che utilizza il riscaldamento dell’ago attraverso la moxibustione: Baihui (20VG), Qihai (6VC), Guanyuan (4 VC) e Zusanli (36ST).
Per verificare la specificità del punto di Agopuntura, il trattamento agopunturistico è stato, inoltre, applicato ad un terzo gruppo (quello dei punti vicini). I punti vicini sono stati scelti a distanza di 1-2 cm dai reali punti di Agopuntura.
Questo tipo di approccio differisce dalla prova che viene effettuata per esaminare l’effetto placebo a mezzo di un’agopuntura simulata, di alta qualità, in cui gli aghi penetrano la cute solo apparentemente. Nel gruppo dei punti vicini, i ricercatori hanno applicato aghi in veri punti di agopuntura ma (come suddetto) non nelle classiche, precise posizioni indicate dalla MTC: Baihui (20VG), Danzhong (17VC), Qihai (6VC), Guanyuan (4VC), Zusanli (36ST), Hegu (4GI), Taichong (3F) e Sanyinjiao (6MP).
In tutti e tre i gruppi gli aghi sono stati applicati una volta al giorno per venti giorni.
La CFS è stata valutata sulla base della scala di riferimento Chalder Fatigue Scale suddivisa in 14 voci di sintomi.
Il gruppo dei punti vicini ha mostrato miglioramenti nel risultato della valutazione fisica ma solo l’Agopuntura manuale e quella che utilizza il riscaldamento dell’ago attraverso la moxibustione ha migliorato, significativamente, l’esito della stanchezza sia fisica che mentale.
Nel gruppo che utilizza il riscaldamento dell’ago attraverso la moxibustione, il risultato della valutazione fisica è stato schiacciante, il migliore rispetto agli altri gruppi.
Il terzo gruppo che ha punto i punti vicini ha ottenuto il punteggio più basso con un tasso di soddisfazione del paziente di 35,7% mentre il gruppo di Agopuntura che utilizza il riscaldamento dell’ago attraverso la moxibustione ha ottenuto il più alto con tasso di soddisfazione del paziente del 72,7%. Tale gruppo ha raggiunto punteggi molto elevati con miglioramenti sia fisici che mentali. Il gruppo di Agopuntura manuale ha ottenuto un indice di effettiva utilità del 36,2%.
Per quanto riguarda la selezione dei punti del modello di studio, questi risultati, nel trattamento della CFS, indicano la superiorità del riscaldamento dell’ago attraverso la moxibustione.
E’ interessante il fatto che la CFS risponda alla stimolazione del punto vicino per problemi fisici finchè i punti sono posizionati entro 1-2 cm dal vero punto di Agopuntura, tuttavia, i risultati non sono, neppure lontanamente, efficaci come l’autentica Agopuntura con moxibustione.
Questo tipo di test è stato oggetto di grandi critiche in quanto la teoria della MTC afferma che, i cosiddetti punti vicini, possono essere o i punti di Agopuntura Ah Shi o gli agopunti che stimolano i relativi canali di Agopuntura. Nonostante ciò, questo è uno studio interessante che è stato in grado di ottenere risultati clinici con tre differenti protocolli.
Il significativo successo dell’ago riscaldato attraverso la moxibustione, nel conseguimento di esiti positivi per il paziente, suggerisce, certamente, un approfondimento della ricerca riguardo questo tipo di approccio terapeutico.
Uno studio correlato ha riscontrato l’efficacia dell’Agopuntura nell’80% dei trattamenti per CFS, tuttavia, unendo al protocollo di trattamento, la terapia con corrente interferenziale, il tasso complessivo di efficacia s’innalza al 93,3%. La percentuale totale di recupero ha tratto vantaggio anche dall’uso della terapia interferenziale.
In questa ricerca di formazione continua in Agopuntura, i protocolli standard dell’Agopuntura hanno raggiunto un indice complessivo di recupero del 20% nell’arco di venti trattamenti agopunturistici per ogni paziente affetto da CFS. Abbinando la Terapia con Corrente Interferenziale (ICT) la percentuale complessiva di recupero ha raggiunto il 43,3%.
I ricercatori hanno tratto la conclusione che l’elettroagopuntura più ICT può risultare di notevole efficacia nel trattamento della CFS.
Lo studio dell’Università di Medicina Cinese di Hubei si è avvalsa di protocolli di elettroagopuntura.
Il Deqi è stato evocato utilizzando anche metodi di rinforzo e riduzione (tonificazione e dispersione), quindi, gli aghi sono stati mantenuti in sede per venti minuti.
In base alla diagnosi di ogni singolo paziente è stata effettuata una stimolazione di elettroagopuntura tra 4-6 punti impiegando un’onda sparsa-densa ad un livello d’intensità della percezione, tollerabile.
I punti di Agopuntura infissi nell’indagine sono stati: Baihui (20VG), Guanyuan (4VC), Qihai (6VC), Xinshu (15V), Ganshu (18V), Feishu (13V), Pishu (20V), Shenshu (23V), Neiguan (6MC), Shenmen (7C), Sanyinjiao (6MP) e Zusanli (36ST).
Per ogni paziente si sono scelti, complessivamente, 5-7 punti usando aghi filiformi di 0,30mm di diametro e 40 mm di lunghezza a profondità che vanno da 1 ad 1,3 cun e, ciascuno, è stato sottoposto a due cicli di trattamento per un totale di 10 sedute a ciclo.
Per quanto riguarda l’ICT è stato utilizzato un dispositivo stereo-dinamico di elettroterapia interferenziale con l’applicazione di due gruppi di elettrodi di 4x4 cm ad una frequenza di 5 kHz; un gruppo di elettrodi è stato applicato al muscolo trapezio e l’altro gruppo alla colonna attraverso i punti di Agopuntura 15V e 23V.
I parametri d’intensità sono stati impostati in base ai livelli di tolleranza del paziente su cui potrebbe essere percepita una sensazione di formicolio nel sito degli elettrodi.
Ad ogni trattamento l’ICT è stata applicata per trenta minuti e sono stati effettuati due cicli di terapia di dieci trattamenti per ciclo.
Si è raggiunto un recupero completo quando si sono risolti totalmente tutti i sintomi e le complicanze maggiori ed il paziente è tornato alla normale vita sociale, lavorativa ed alla sua tabella di marcia. Ottenendo un tasso complessivo di efficacia del 93,3% ed un tasso di recupero totale del 43,3% con l’Agopuntura combinata ad ICT si dimostra che l’Agopuntura gioca un ruolo importante nel trattamento della CFS e che l’ICT possiede un’importante azione sinergica quando combinata con la terapia agopunturistica.
SINTESI
La Sindrome da Fatica Cronica (CFS) è un disturbo caratterizzato da estrema fatica psico-fisica che non migliora con il riposo ed è accentuato dall’attività fisica ed intellettuale.
La Medicina odierna non ha, ancora, identificato delle cause specifiche anche se pregresse infezioni, soprattutto virali, possono essere considerate come fattori di rischio.
I ricercatori, sulla base dei risultati di studi sperimentali effettuati sull’Agopuntura manuale, sull’abbinamento alla moxibustione, sull’elettroagopuntura e sulla terapia con corrente interferenziale, hanno rilevato che l’Agopuntura e la moxibustione riducono la fatica fisica e mentale ed hanno un ruolo terapeutico efficace nel trattamento di questo disturbo e che ottengono tassi di maggiore efficacia unendo, al protocollo di trattamento, tecniche di stimolazione elettrica.