L'insufficienza arteriosa delle gambe o sofferenza arteriosa degli arti inferiori è dovuta alla cattiva circolazione del sangue nelle arterie delle gambe e dei piedi.
Ne deriva che i muscoli ricevono meno ossigeno e quindi, sotto sforzo, dopo un pò che si cammina, appare il dolore. Questo sintomo è chiamato: "claudicatio intermittens": all'inizio del movimento non c'è dolore, dopo un certo periodo di tempo appare, ma fermandosi per qualche minuto esso scompare di nuovo. Il dolore si manifesta soprattutto sulla gamba (o entrambi le gambe), più esattamente a livello dei polpacci.
All'inizio, in genere la malattia ha un decorso senza sintomi ed è rilevabile soltanto da esami specifici (Doppler). I primi sintomi che il paziente avverte sono: dolori tipo crampi alla coscia, al polpaccio o al piede, che compaiono durante una corsa o il salendo le scale o camminando in salita. Questo dolore scompare dopo alcuni secondi o minuti di riposo, anche stando in piedi. I disturbi tendono ad aggravare nella stagione invernale. Più raramente l'inizio della malattia è brusco: il piede e la gamba diventano pallidi e freddi, il dolore è insopportabile.
E' una situazione grave che necessita di cure urgenti. Col passar del tempo, se la malattia non è curata adeguatamente, il crampo al polpaccio compare sempre più di frequente.Il paziente percorre distanze sempre più corte prima di avvertire dolori alle gambe. I piedi e le gambe diventano sempre più freddi e pallidi, si ha la progressiva perdita dei peli delle gambe. In seguito possono comparire dolori anche durante il riposo notturno e sono possibili gangrene ed ulcere alle dita dei piedi
La causa di questi sintomi è la presenza di placche di arteriosclerosi che riducono il calibro dei vasi arteriosi. Le cause della malattia non si conoscono con esattezza ma sappiamo bene quali sono i "fattori rischio":
- Il fumo: è probabilmente, il più importante fattore di rischio. La malattia è più grave nel forte fumatore.
- Il diabete: favorisce le malattie arteriose soprattutto, quando è presente da molti anni e quando non è ben controllato dai farmaci e dalla dieta.
- I grassi nel sangue: sono a rischio le persone che presentano valori più alti della norma dei trigliceridi o del colesterolo totale, soprattutto se è basso il colesterolo HDL (colesterolo buono).
- L'ipertensione arteriosa: le persone che soffrono di pressione alta, soprattutto quando non si normalizza con le cure, possono più facilmente presentare la malattia. Il che avviene solitamente oltre i 40 anni di età; può manifestarsi in persone più giovani se sono presenti "fattori di rischio.
- L'abuso di alcool: aumenta l'incidenza di malattie cardio-vascolari.
Dunque: limitate molto il consumo di sigarette o, meglio ancora, non fumate;controllare periodicamente gli esami del sangue (glicemia, colesterolo totale e HDL, trigliceridi, ecc.); mantenete il peso forma e svolgete un' attività fisica costante: camminate tutti i giorni, fermandovi ogni volta che arriva il dolore! non eccedete con le bevande alcooliche.
Se la localizzazione dell'arteriopatia è più alta, (aorta ed arterie iliache), il dolore può manifestarsi inizialmente anche nei quadranti inferiori della schiena, alle natiche o alle cosce. In questi casi si può anche osservare l'impotenza sessuale, dal momento che le arterie che irrorano il pene originano indirettamente dalle iliache. Si parla di sindrome di Leriche per descrivere il quadro clinico di insufficienza circolatoria agli arti più impotenza sessuale.
La terapia farmacologica
Si utilizzano farmaci ad effetto vasodilatatore, calcio-antagonisti e farmaci antiaggreganti (che rendono il sangue più fluido). Nei casi gravi si ricorre all'intervento chirurgico per ristabilire il flusso di sangue nei territori sofferenti (bypass, tecniche di canalizzazione delle arterie ecc).
L'agopuntura
Diciamo innanzitutto, che essa va sempre integrata alle terapie farmacologiche previste dallo specialista. La nostra esperienza clinica, unita a quella degli altri esperti in tutto il mondo, ci consente di dire che l'agopuntura ha effetti molto importanti su questa patologia. Escludendo quei casi molto avanzati, per i quali l'unica soluzione rimane l'intervento chirurgico, consigliamo sempre di ricorrere all'agopuntura per cinque buone ragioni:
- migliora il flusso sanguigno attraverso una vasodilatazione stabile delle arterie;
- favorisce la formazioni di circoli compensatori, ossia di nuovi rami arteriosi nei territori scarsamente irrorati;
- sin dalle prime applicazioni si osserva un aumento della "capacità di marcia"; dopo 5-6 applicazioni il dolore scompare completamente o si riduce, nei casi più gravi.. Al riguardo è bene precisare che questo miglioramento non è dovuto ad un effetto "analgesico" ma semplicemente al fatto che i tessuti diventano più irrorati e quindi più ossigenati;
- Se ci sono delle ulcere che faticano a cicatrizzarsi, queste si chiudono con maggiore facilità: è la prova che il sangue affluisce maggiormente;
- il controllo doppler, alla fine del ciclo di trattamenti, mostra sempre un miglioramento; in molti casi invece, l'esame risulta perfettamente normale, con lo stupore del medico quando lo confronta con gli esami precedenti!
Da quanto detto, emergono due cose importanti:
- l'agopuntura è curativa nel vero senso del termine.
- è fondamentale intervenire negli stadi iniziali: non solo perchè così otteniamo risultati più brillanti ed in tempi minori ma soprattutto perchè si rallenta o si arresta l'evoluzione della patologia verso gli stadi più gravi.
A scopo preventivo, consigliamo ai nostri pazienti di effettuare, sistematicamente, 3-4 applicazioni ogni sei mesi, anche se i sintomi sono del tutto scomparsi!