L’antica terapia con gli aghi può ridurre in modo significativo i livelli del neuropeptide Y, una proteina legata allo stress cronico.
Anche se lo studio è stato fatto sui topi, gli scienziati suggeriscono che i risultati potrebbero contribuire a spiegare perchè molte molte persone provino un senso di benessere nel corso delle terapie con l’Agopuntura. Sembra infatti che l'agopuntura riduca significativamente i livelli di una proteina in topi sottoposti a stress cronico, secondo i ricercatori della Georgetown University Medical Center (GUMC).
Pubblicato online nel mese di dicembre in Biologia Sperimentale e Medicina, i ricercatori dicono che se i loro risultati potessero essere dimostrati anche sull'uomo, avremo la prova che l'agopuntura può essere considerata a tutti gli effetti una terapia per lo stress. "E’ stato a lungo pensato che l'agopuntura possa ridurre lo stress, ma questo è il primo studio a mostrare una prova molecolare di questo beneficio," dice l'autore principale dello studio, Ladan Eshevari, Ph.D., professore assistente presso la Scuola di Georgetown di Infermieristica & Studi salute, una parte di GUMC.
Eshkevari dice che di aver condotto questo studio perchè molti dei pazienti che si curavano con l'agopuntura nella clinica del dolore riferivano un "senso più generale di benessere e di sentirsi meno stressati. Così è stato progettato uno studio per testare l'effetto dell'agopuntura sui livelli ematici di neuropeptide Y (NPY), un peptide secreto dal sistema nervoso simpatico negli esseri esseri umani. Questo sistema è coinvolto nella risposta "lotta o fuga" allo stress acuto, con conseguente costrizione del flusso di sangue in tutte le parti del corpo ad eccezione del cuore, polmoni e cervello (gli organi più necessario, per reagire al pericolo).