L’agopuntura risulta efficace in pazienti con sindrome da disfunzione lacrimale o “occhi secchi” e, attraverso la tomografia a coerenza ottica associata alla biomicroscopia si dimostra che riduce, significativamente, la secchezza oculare in pazienti con deficit dello strato lipidico del film lacrimale (LTD-Lipid Tear Deficiency) e sindrome non-Sjogren (NSSDE – Non-Sjogren Syndrome-associated Dry Eye) correlata alla secchezza oculare.
Tale tecnica riesce ad incrementare, con successo, l’anormale riduzione dei parametri del menisco lacrimale come l’altezza, la profondità e la superficie.
Il menisco lacrimale è un sottile film fluido di lacrime che, quando assente, manifesta la secchezza oculare e i ricercatori hanno notato che l’agopuntura ne “fornisce un miglioramento, quantificabile, delle dimensioni”.
L’analisi ha impiegato i massimi standard utilizzando un tipo di studio clinico randomizzato, su un gruppo d’intervento parallelo, con un campione di 96 pazienti affetti da secchezza oculare.
Un totale di 44 pazienti sono stati inseriti nel gruppo di agopuntura mentre 52 hanno fatto parte del gruppo di controllo. Il gruppo di agopuntura è stato sottoposto a trattamenti tre volte a settimana per 4 settimane per un totale di 12 sedute per paziente e, i partecipanti, non hanno utilizzato nessun altro tipo di terapia per trattare la secchezza oculare.
I punti selezionati per l’utilizzo, nello studio, sono stati conformi alla teoria della MTC ed hanno compreso:
1V (Jingming) – 2V (Zanzhu) – 14VB (Yangbai) – TR23 (Sizhukong) – Extra (Taiyang) – 2ST (Sibai) – 4GI(Hegu) – 3F (Taichong) – 37VB (Guangming) – 6MP (Sanyinjiao) – 20VB (Fengchi).
Gli aghi sono stati inseriti manualmente e, ottenuta la risposta del Qi, il tempo di mantenimento in sede è stato di 30’. Un dispositivo tomografico a coerenza ottica (OCT) RTVue-100, fabbricato da una compagnia di Fremont in California, ha acquisito, in maniera non invasiva, immagini di sezioni oculari trasverse utilizzando onde di luce. Tale dispositivo è stato la prima unità di Tomografia a coerenza ottica (OCT) a dominio spettrale, autorizzato dalla FDA, capace di acquisire sia immagini corneali che retiniche.
I ricercatori hanno osservato “un incremento misurabile delle dimensioni del menisco lacrimale, evidente dopo 4 settimane di trattamento agopunturistico, in pazienti con LTD (Lipid Tear Deficiency) e NSSDE (Non-Sjogren Syndrome-associated Dry Eye) ma non in quelli con Sindrome di Sjogren (SSDE-Sjogren Syndrome Dry Eye)” in quanto, nella SSDE (secchezza oculare da S.Sjogren) la resistenza al miglioramento può essere dovuta alla stimolazione infiammatoria cronica delle ghiandole lacrimali che provoca la morte delle cellule acinari e canalicolari ed una compromissione funzionale. Si è, inoltre, aggiunto che “tali risultati mettono in risalto l’applicazione clinica dell’agopuntura nel trattamento della secchezza oculare e la scelta della strategia di trattamento appropriata per i differenti tipi di tale manifestazione patologica”.
Coloro che hanno effettuato l’analisi, nello stabilire i punti, hanno utilizzato sia agopunti locali che distali.
Il punto 14VB è localizzato sulla fronte, un cun al di sopra del centro delle sopracciglia, sulla verticale della linea pupillare. Questo punto classico della MTC giova alla vista, alle palpebre ed è indicato anche nel trattamento della nevralgia sopraorbitale.
In accordo con la teoria della MTC, è il punto d’incontro della VB, SanJiao, Stomaco, Grosso Intestino ed incrocio dei meridiani Yang.
Il punto 14VB è indicato per il trattamento di oculopatie inclusi nittalopia, miopia, disturbi della lacrimazione e dolore oculare.
Il punto 37VB, utilizzato nello studio, è un punto distale, localizzato nella parte inferiore della gamba. Tale punto si trova esattamente 5 cun al di sopra dell’apice del malleolo esterno, sul bordo anteriore del perone.
E’ un altro agopunto classico della MTC per il trattamento dei disturbi oculari, inclusi quelli visivi, e viene utilizzato anche per la regolazione del fegato. In accordo con la teoria della MTC, è un punto Luo di collegamento ed è indicato per il dolore oculare, nittalopia, gonalgia ed atrofia della parte inferiore della gamba.
Tutti gli aghi, sono stati inseriti da un agopuntore con almeno 5 anni di esperienza clinica e, inoltre, tutti gli agopunti dello studio sono risultati conformi alla teoria della MTC per il trattamento dei disturbi oculari.
Per la verifica dell’efficacia dell’agopuntura nel trattamento della secchezza oculare, i ricercatori si sono avvalsi di strumentazioni sofisticate, dunque, la scienza si è unita ad una medicina antica per valutare, in maniera oggettiva, i dati sui punti che hanno fornito risultati positivi in pazienti affetti da secchezza oculare.
Source:
http://www.healthcmi.com/Acupuncture-Continuing-Education-News/1436-acupuncture-benefits-dry-eyes