Che cosa è lo stress?
Un nome importante e storico sulla ricerca dello stress è Selye (1956). "Stress" sono tutte quelle richieste ambientali, sociali o interne all’individuo che rendono necessario la modifica del proprio comportamento usuale. La reazione da stress consiste nell’eccitazione fisica ed emotiva che solitamente risulta dal confronto con "segnale esterno" (detto stressore). Da questa definizione si comprende come il termine di stress non sia in realtà una cosa negativa (come usualmente invece intendiamo) ma, al contrario, positiva e di importanza vitale. Due esempi banali di stress:
- la temperatura esterna si abbassa (freddo= fattore stressante) e l'organismo risponde aumentando la sua temperatura interna attivando la funzione tiroidea.
- In occasione di un pericolo imminente il cuore accelera i suoi battiti e i muscoli si contraggono per prepararci alla fuga.
Ma altri esempi sono tutte quelle motivazioni che sollecitano le nostre prestazioni mentali e fisiche, garantendoci la massima performance nella nostra vita quotidiana.
Qual è allora l'aspetto negativo? Se le nostre risorse vengono esaurite e non siamo più in grado di sopperire alle richieste che ci provengono dall'esterno (o dalle nostre esigenze interne) entriamo in quello che viene definito il DISTRESS (Pearlin, 1989.).
Dunque è bene parlare in questo articolo di distress ovvero di stress scompensato. Se la situazione di distress perdura nel tempo possono anche insorgere patologie tra la più svariate e la ricerca in questo ambito è ancora molto attiva.
Disturbi nella sfera mentale:
- Stati d'ansia e somatizzazioni;
- Attacchi di panico;
- Cambiamento dell'umore;
- Insonnia;
- Disturbi nella sfera sessuale;
- Spesso stati depressivi;
Disturbi nella sfera fisica:
- Diminusione delle difese immunitarie;
- Aumento della pressione arteriosa;
- Malattie cardiache;
- Cefalee, emicranie;
- Disturbi endocrini ( del ciclo mestruale, della tiroide, ecc);
- Malattie dell'apparato digerente;
- Malattie degenerative (tra tutte il cancro);
Questo accade perchè lo stress scompensato va a squilibrare quel sistema complesso e delicato che oggi si chiama P.N.E.I. cioè psico-neuro-endocrino-immunologico e l'individuo può ammalarsi in uno di questi settori, a seconda della sua predisposizione costituzionale.
E' possibile curare il distress con l'Agopuntura?
La risposta è "si". Ovviamente l'Agopuntura non può eliminare i fattori "stressanti" ma restituisce all'organismo quell'equilibrio che si è rotto, ripristinando lo stato di benessere e permettendo così alla persona di affrontare nuovamente i suoi impegni senza soffrirne.
E' doveroso fare una precisazione sullo "stile di vita". Una volta ristabilito l'equilibrio sta a noi mantenerlo nel tempo.
Ciò implica due cose:
- Fare di tanto in tanto qualche trattamento di richiamo, un pò come un "tagliando" che facciamo alle nostre vetture che camminano molto..
- Soprattutto rendersi conto che è doveroso migliorare lo stile di vita. Esso richiede l'equilibrio giornaliero tra quattro elementi fondamentali: LAVORO-ALIMENTAZIONE-RIPOSO-SVAGO. Se anche uno solo di questi è assente o se l'equilibrio tra loro è sbilanciato, allora la via è aperta verso una nuova fase di distress. In ogni nostra giornata devono essere presenti questi elementi e ben armonizzati: questo è il segreto per mantenersi in forma.
Quanto dura la cura?
Dipende dallo stato specifico della persona, in media 4-6 sedute fatte una volta la settimana, sono sufficienti a ristabilire l'equilibrio.
Dott. Franco Menichelli, Presidente: Associazione Italiana Agopuntura